La FLAI e la UILA proclamano 16 ore di sciopero presso la joint-venture italiana di JBS Inalca
Il 22 dicembre 2009 si sono rotte le trattative per il rinnovo del accordo aziendale integrativo presso il piu’ grande stabilimento di macellazione di JBS Inalca a Castelvetro (Modena). Il 14 gennaio 2010, la maggioranza dei lavoratori JBS Inalca rappresentata dagli affiliati UITA italiani FLAI-CGIL e UILA-UIL, ha votato per un pacchetto di 16 ore di sciopero che inizierà nelle prossime settimane.
Lo sciopero é stato indetto per protestare contro la mancata volontà dell’impresa di giungere a un accordo ragionevole nonché alla natura scadente delle loro proposte. L’accordo integrativo di JBS Inalca Castelvetro è scaduto il 31 dicembre 2008, e dopo ben 7 riunioni negoziali i sindacati hanno respinto l’offerta dell’azienda. “La direzione non si é resa disponibile a riconoscere punti normativi e diritti individuali che sono pienamente accettati nella maggioranza delle imprese simili a JBS-Inalca” hanno dichiarato i sindacati. Accettare le posizioni avanzate dall’azienda “avrebbe riportato le relazioni sindacali indietro di dieci anni” hanno aggiunto.
FLAI e UILA denunciano anche la magra offerta per premi di produttività che fa dire ai sindacati che “JBS-Inalca ha sostanzialmente respinto il ruolo della contrattazione collettiva e gli accordi come strumento fondamentale per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e per migliorare la loro partecipazione ai processi decisionali aziendali”.
Inalca possiede un’altro stabilimento di macellazione a Lodi e 2 stabilimenti di lavorazione a Gazzoldo degli Ippoliti (Mantova) e Valtellina. Le relazioni tra la direzione e i sindacati sono tese anche a causa dei livelli anomali e all’uso sitematico di subappalto di fasi chiave del processo produttivo. Agli stabilimenti di Castelvetro e Lodi la maggioranza dei lavoratori non é alle dirette dipendenze di JBS-Inalca ma é in subapppalto, e lavora a fianco di dipendenti regolari in condizioni precarie e scadenti tralaltro in violazione del CCNL del settore agroalimentare. La direzione JBS-Inalca ha per ora rifiutato di affrontare questa situazione che crea divisioni e un profondo senso d’ingiustizia nei luoghi di lavoro.
Nel 2007 il maggiore produttore mondiale di carne bovina la brasiliana JBS aveva acquistato il 50% delle operazioni di macellazione e lavorazione della sussidiaria Inalca di proprietà del leader italiano ed europeo Gruppo Cremonini. JBS mantiene un’opzione prioritria d’acquisto su Inalca.